Il mercato immobiliare.
Questo sconosciuto.
Per molti degli “attori” che lo vivono, il mercato è davvero uno sconosciuto ed è proprio questo il problema contro cui lottiamo ogni giorno.
Le persone affrontano il mercato come se niente fosse, credendo di stare dentro ad una nave transoceanica da 50 metri e andando con sicurezza incontro alla tempesta, senza rendersi conto di essere in un barchino a remi.
A volte si può essere traditi dalla propria sicurezza, dalle informazioni che si trovano in internet e che possono sembrare sufficienti per affrontare un’operazione del genere, ma è un tranello che può costare molto.
Soprattutto a chi vende casa.
Vendere sembra a prima vista una cosa “facile”, diciamo così.
Cioè, uno sa che non è una passeggiata, ma immagina di poter gestire la cosa da solo e di potersi arrangiare.
D’altronde cosa ci vuole? Oltre al tempo per gestire gli annunci e le visite, poi basta fare una trattativa, decidere il prezzo con l’acquirente, fare una scrittura per la caparra e poi pattuire la data di rogito.
Ecco, venduto!
Ma dove sta il tranello?
Ma dov’è il mare in tempesta che può sommergere la barca a remi?
Non ci crederai ma può essere proprio in casa tua, nel tuo soggiorno, nella tua cucina, nella tua camera.
Può essere nascosto ovunque e ti assicuro che molti proprietari che vendono non se ne rendono conto fino a quando non è davvero troppo tardi.
Vendere casa comporta il recuperare tante tante carte, più o meno importanti, ma necessarie per il buon fine della compravendita.
Ed è qui che casca l’asino, nel labirinto degli incartamenti, tra Catasto e Comune, Comune e Catasto, geometra e architetto, architetto e geometra.
Oltre al famoso cassetto con le carte della casa che teneva da parte la nonna.
E andrà tutto bene, non ti preoccupare.
Non sarà la tua una di quelle tante case dove manca quel documento o dove salta fuori quel problema che fa pentire tutti di essere saliti nella barca di quella trattativa.
Ma se lo fosse?
Non credere che siano casi così rari ed isolati.
Basta che chiedi in giro ai tuoi amici o conoscenti la loro esperienza nel comprare o vendere casa, e siamo sicuri che ti sentirai raccontare qualche storia di qualche problema che è capitato.
Il terrazzo da accatastare, il progetto in Comune che non si trova, le carte depositate diverse da quelle del catasto.
E non apro neanche il discorso dei sottotetti perché sarebbe come aprire un recinto di alligatori che non mangiano da un mese.
Tieni conto anche del fatto che molti vendono e comprano senza accorgersi dei problemi che ci sono sotto.
E per alcuni “potenziali acquirenti” entrare in queste situazioni e sfruttarle a loro vantaggio è diventato quasi un lavoro.
In una casa che ha una ventina d’anni sicuramente si possono trovare delle incongruenze tra le carte e lo stato di fatto.
Ricordati, basta una piccola modifica, che magari è stata fatta ancora in costruzione e tu non ne eri neanche al corrente, per renderti attaccabile da un potenziale acquirente.
Ti raccontiamo una storia vera per farti capire come gira il mondo di qua della scrivania.
Due anni fa prendiamo in vendita la casa di un cliente, 65 anni, casa ereditata e mai più toccata perché i soldi che gli altri potevano mettere nella casa lui li aveva spesi per una persona cara malata in famiglia.
Ma andiamo avanti.
Mette in vendita con noi, troviamo l’acquirente, tutto ok andiamo avanti, preliminare, noi prendiamo le provvigioni.
Ricordati bene questo punto perché è il punto che gli agenti immobiliari “primitivi” desiderano con tutto il cuore, anche se tu quando firmi stai saltando in un burrone con le mani e i piedi legati.
Per l’agente l’importante è il preliminare.
Prima NULLA, poi preliminare = provvigioni, dopo ROGNE.
Non pensare che siamo catastrofici, tante compravendite vanno a buon fine nulla da dire, ma perché va di fortuna non perché ci sia un piano dietro rivolto a proteggere chi compra e chi vende da imprevisti.
Ma torniamo alla casa di prima.
Mandando avanti veloce il “film”, arriviamo al momento della perizia della banca.
Insomma, viene fuori che la casa è spostata di 42 cm rispetto alle carte.
E NON SI PUO’ SANARE. Cosa significa?
Significa che o questo demolisce 42 cm di casa per tutta la lunghezza, o sono problemi non grossi, di più.
Per fortuna il compratore, che aveva capito la situazione, non ha voluto penali o altro, ma solo la restituzione della caparra.
Noi abbiamo restituito il nostro e finita lì. E se era un altro l’acquirente?
Adesso eravamo ancora in mano agli avvocati.
E ti abbiamo fatto un esempio così, ma sai quante case con problemi vediamo?
E quante trattative vanno a finire ad avvocati e penali?
Chiama il tuo avvocato e chiedigli se ha mai avuto cause con agenzie.
Per questo DEVI sapere che casa tua è perfetta quando la metti in vendita.
Per questo DEVI sapere che la casa che vuoi comprare è perfetta.
Certificare la tua casa è il primo passo per mettere in vendita.
È la prima cosa da fare perché è l’unica che ti fa dormire sogni tranquilli mentre affronti la tua compravendita, senza rischi inutili e senza sorprese.
Puoi individuare nel mercato uno Specialista della Compravendita di immobili residenziali che può fornirti un servizio di questo tipo, e può dare un valore aggiunto al tuo immobile.
Si, perché in un mercato dove il 90 per cento delle case riserva sorprese, avere un immobile certificato ti posiziona ad un livello più alto rispetto a tutti gli altri immobili, ad un piano superiore.
Bene, speriamo di averti fatto conoscere un po’ di più il mercato immobiliare.
Ci vediamo presto nel mercato immobiliare.
Andrea e Alex – Gli specialisti della Compravendita di Case
Fondatori di Gruppo Garanzia Immobiliare
Creatori del Metodo Compravendita Sicura
Autori del libro “Ignoranza Immobiliare“, disponibile su Amazon a questo link: https://goo.gl/dm3Zex